Crisicoccus pini: si diffonde l’allerta in Europa

Crisicoccus pini: si diffonde l’allerta in Europa

La cocciniglia cotonosa del pino è stata inserita nella EPPO Alert List all’inizio del 2019.

La notizia, apparsa in questi giorni nella stampa e nei portali specializzati, è che gli esperti di EPPO hanno preso la decisione di inserire Crisicoccus pini nella Alert List.

Lo scopo principale della lista di allerta è quello di evidenziare quali sono gli organismi nocivi che potrebbero costituire un serio rischio per i Paesi dell’area EPPO.

La lista non è comunque un elenco di quarantena e non prescrive alcuna raccomandazione fitosanitaria specifica.

Il primo ritrovamento della cocciniglia cotonosa in Italia risale al 2015 ed è stato effettuato nel nostro territorio. Le piante di pino domestico e marittimo che sono state abbattute – oltre 500 – erano distribuite sia lungo le alberate stradali e parchi pubblici che in giardini privati.

Si aggiunge così un altro insetto, potenzialmente molto pericoloso, capace di colpire le numerose conifere che caratterizzano il paesaggio italiano ed europeo.

L'EPPO è un'organizzazione intergovernativa responsabile della cooperazione in campo fitosanitario nella regione euromediterranea. Fondata nel 1951 da 15 paesi europei, EPPO ha ora 52 membri  e i suoi obiettivi sono proteggere le piante, sviluppando strategie internazionali contro l'introduzione e la diffusione di organismi nocivi che rappresentano una minaccia per l'agricoltura, la silvicoltura e l'ambiente e promuovendo metodi di controllo dei parassiti sicuri ed efficaci.

L’insetto è di origine asiatica e fu descritto in letteratura per la prima volta da uno studioso giapponese. Al di fuori del suo areale di origine compare in

California (dove si è poi diffuso) e in un ritrovamento isolato nel Distretto di Columbia, sempre negli Stati Uniti. L’insetto è presente anche in Cina, Corea, Giappone e nell’area orientale della Russia.

All’interno della regione Eppo venne segnalato per la prima volta nel 2006, a Monaco, su un esemplare di pino marittimo situato nel giardino giapponese cittadino, per poi apparire in modo conclamato a Cervia.

Il danno si evidenzia in seguito alla nutrizione e allo sviluppo dell’insetto sugli aghi in accrescimento. Questi mostrano, dopo l’attacco, ingiallimenti e parziali necrosi dei tessuti che tendono ad estendersi portando rapidamente, come nel caso di Cervia, le piante alla morte.

Non si abbassa quindi la guardia su questo insetto potenzialmente molto pericoloso.

Anche nel 2019 proseguirà il piano di controllo messo in atto dai tecnici del Servizio Fitosanitario Regionale per la sorveglianza fitosanitaria, mentre il Comune, come ha svolto ininterrottamente dall’inizio dell’infestazione, effettuerà entro l’inizio della stagione estiva il lancio di oltre 50.000 coccinelle predatrici, oltre ad avere eseguito nel mese di marzo una serie di interventi endoterapici contro la processionaria ma con effetto di controllo anche sulla cocciniglia cotonosa, in alcuni siti dove la presenza del parassita è ancora in atto.

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