Città elettrica

Città elettrica

Presentato il progetto dell'Amministrazione comunale e il percorso di co-progettazione Enercom

 

Lunedì 8 maggio è stato presentato il Progetto di città elettrica messo a punto dall'Amministrazione comunale ed all'interno del quale si inserisce il percorso di co-progettazione relativo al progetto Enercom.

Sono intervenuti il Sindaco Massimo Medri, L’Assessore Enrico Mazzolani, Letizia Zavatti Area energia ed Economia verde della Regione Emilia-Romagna, Daniele Capitani Dirigente del Settore Programmazione del Territorio comune di Cervia, Katia Ferrari Clust-ER Greentech della Regione Emilia-Romagna, Claudia Carani dell'Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile (AESS).

La transizione verso una città elettrica prevede azioni e progetti volti alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un percorso che ha l’ambizione di approdare nel medio e lungo termine a una città a bassissime emissioni inquinanti, la cui realizzazione graduale coinvolge anche il settore degli operatori locali.

Il progetto Enercom si inserisce all'interno di tale percorso e rappresenta una delle sfide che il Comune di Cervia sta affrontando, con l'obiettivo di creare una comunità energetica di costa, attraverso laboratori di co-progettazione.

 

La comunità energetica

Una comunità energetica è un modello alternativo di produzione da fonti rinnovabili e consumo condiviso di energia che consente la transizione energetica collettiva. E’ un modello innovativo composto da un gruppo di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un soggetto giuridico, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno più impianti energetici locali.

Consiste nella possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni energetici. Di fatto all’interno di una CER si trovano soggetti produttori e consumatori in equilibrio fra energia prodotta e richiesta, meccanismo che prevede incentivi che consentono ai membri di valorizzare questo meccanismo.

Le CER devono avere uno statuto, all’interno del quale sono iscritti membri, obiettivi, meccanismi di funzionamento, ripartizione di benefici, ed impiego dell’eventuale surplus, che potrebbe ad esempio andare a favore della creazione di nuovi servizi. Non è un’operazione profit, per tale ragione sono esclusi quei soggetti il cui core business è tratte guadagno dal mercato energetico. Si tratta piuttosto di un passaggio culturale che mette insieme soggetti di varia natura (pubblici, privati, singoli cittadini), il cui scopo è quello di tendere alla transizione energetica.

Devono avere una forma giuridica, che può variare da semplice associazione non riconosciuta, a cooperativa piuttosto che fondazione di partecipazione.

I membri della CER devono afferire alle stessa cabina primaria.

 

Enercom

L’amministrazione comunale di Cervia sta portando avanti il progetto Enercom, finanziato dalla LR 14/2014, e che ha l’ambizioso obiettivo di creare una CER di Costa, in un quadro normativo ancora non del tutto definito.

L’idea è di mettere insieme pubblico e privati del mondo del turismo cercando un equilibrio ottimale fra produzione e consumo di energia.

Per fare un esempio, nel periodo estivo la domanda di energia è elevatissima, e gli operatori turistici proprietari di impianti di energia rinnovabile a malapena coprono i loro fabbisogni. D’inverno invece gran parte dell’energia viene ceduta in rete. Il pubblico può bilanciare questa situazione consumando d’inverno e non d’estate ad es. tramite le scuole.

Cos’è stato fatto:

1. incontri formativi-informativi rivolti agli operatori turistici locali per spiegare loro il meccanismo delle CER e del relativo sistema incentivante

2. raccolta di manifestazioni di interesse a partecipare al percorso di co-progettazione della CER di Costa

3. in totale hanno manifestato interesse 6 soggetti, di cui uno aggregativo di 8 imprese (= 14)

4. sono stati profilati tutti i soggetti aderenti dal punto di vista della produzione e del consumo energetico, per capire la produzione ed il fabbisogno distribuito durante l’anno, e per capire il dimensionamento della CER

5. condotti 3 laboratori di co-progettazione: 1 per definire la vision della CER; 2 per validare il modello di business a seguito del dimensionamento della CER; 3. la scelta della struttura di governance

6. sono attualmente in corso le valutazioni sulla governance più adatta che possa tenere insieme pubblico e privato

 

La città elettrica e Enercom

Enercom si inserisce in un disegno più ampio dell’amministrazione, che parallelamente a questo lavoro di co-progettazione, ha avviato una serie di studi ed analisi su edifici comunali, parcheggi ad altre aree idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi studi sono alla base dello sviluppo degli investimenti necessari ed opportuni per aumentare l’autonomia energetica e tendere alla transizione green. Sono inoltre fondamentali per il lavoro di profilazione della CER che vede al suo interno la partecipazione del pubblico. Servono inoltre a valutare come migliorare la performance energetica degli edifici comunali, su quali edifici/aree è opportuno intervenire, che tipo e dimensione di investimenti è bene fare per contribuire all’autonomia energetica del territorio, non solo secondo il meccanismo della CER piuttosto che dell’autoconsumo, ma anche per creare le condizioni per sviluppare e sostenere nuovi servizi, fra i primi di mobilità sostenibile, alimentati da impianti di produzione locali e non dalla rete.

Si tratta di un piano fondamentale anche per l’intercettazione di finanziamenti che la nuova programmazione europea mette a disposizione nell’ambito della transizione energetica e del contrasto alla crisi energetica.

 

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