Biblioteca iniziative 20 e 21 maggio.

Venerdì 20 maggio alle 17.30 

“Cervia nel Duecento: Il dossier testamentario di Teodorico Borgognoni, vescovo di Cervia”

La Biblioteca di Cervia organizza per venerdì 20 maggio alle 17.30 un pomeriggio dedicato alla storia di Cervia in età medievale. L'occasione è la presentazione di un importante lavoro di ricerca: la trascrizione di un importante documento, il dossier testamentario di Teodorico Borgognoni, che fu vescovo di Cervia nel XIII secolo. Borgognoni, frate domenicano, fu anche chirurgo e veterinario, ed ebbe un importante ruolo nella storia europea della medicina e della veterinaria ed in particolare nello sviluppo delle tecniche chirurgiche. Il documento testimonia le relazioni, gli incontri, gli affari, le esperienze di vita del vescovo cervese, non solo religioso ma uomo di diritto e cultura che ha incarnato appieno la vivacità culturale del suo tempo. All’incontro saranno presenti lo storico Enrico Angiolini, che inquadrerà la figura di Borgognoni nel contesto storico e culturale cervese e romagnolo del Duecento e Annafelicia Zuffrano e Lorenza Iannacci, che hanno curato la trascrizione del dossier testamentario. Introdurrà l'incontro l'assessore alla cultura Cesare Zavatta.

 

Sabato 21 maggio alle ore 16.30

 “A braccetto con la scienza” organizzata dall’Associazione Amici della Biblioteca

Sabato 21 maggio alle ore 16.30 in biblioteca ultimo appuntamento del ciclo “A braccetto con la scienza” organizzato dall’Associazione Amici della Biblioteca di Cervia. Giorgio Manzi, antropologo, paleontologo, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, racconterà i suoi studi di paleoantropologia – dal primo popolamento dell’Europa, all’evoluzione dei Neanderthal, alle origini della specie moderna – e di biologia delle popolazioni umane di epoca preistorica e storica, a partire dalla sua ultima pubblicazione "L' ultimo Neanderthal racconta. Storie prima della storia", edito da "Il Mulino" nel 2021. I Neanderthal sono un buon modo per raccontare la scienza delle nostre origini e i suoi formidabili progressi. Ne abbiamo bisogno ancora di più oggi, noi esseri umani dell'Antropocene, con tutte le sfide che dobbiamo affrontare. «Sono seduto su un grande masso di fronte al mare. Alle mie spalle la grotta del Monte Circeo frequentata dai Neanderthal». Con queste parole ha inizio un sogno: un incontro immaginario tra un paleoantropologo e l'ultimo dei Neanderthal. I due condividono le competenze di oggi e le esperienze vissute nel tempo profondo. Dialogano così sull'origine, sulle caratteristiche e sui comportamenti dei Neanderthal, come pure sul loro destino. Ne deriva l'affascinante narrazione di una specie simile alla nostra, ma anche profondamente diversa da noi, con la quale ci siamo confrontati dopo centinaia di millenni di separazione evolutiva. Non solo, però: la vicinanza genetica ha reso possibili incroci che hanno lasciato tracce durature in tutti noi. I Neanderthal sono ancora qui.

Giorgio Manzi è un antropologo, paleontologo, docente universitario e divulgatore scientifico italiano; socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

 

Informazioni: biblioteca@comunecervia.it; 0544-979384

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