Risposta ad interpellanza sullo stato del Palazzo Comunale

Assessorato ai Lavori Pubblici

RISPOSTA DELL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, UMBERTO MASCANZONI, ALL'INTERPELLANZA DEL 3/02/2005 RELATIVA ALLO STATO DEL PALAZZO COMUNALE
Gli aspetti inerenti l'umidità di risalita ed il conseguente distacco di parti d'intonaco del Palazzo Comunale sono stati più volte oggetto di interventi con tecniche diversificate (intonaco traspirante, deumidificante, tinte con prodotti traspiranti naturali) generalmente non economiche e di durata non superiore a cinque anni. Le risalite di umidità si manifestano in maniera evidente nei corpi scala e sono quindi in corso verifiche negli scantinati (ove possibile) per individuarne le cause precise.
Per la difficoltà oggettiva di individuare la reale causa, si sta sperimentando nell'ambito dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Salducci una tecnologia innovativa non invasiva che potrebbe essere di grande efficacia in situazioni che si presentano simili nel palazzo comunale.
Il sistema adottato è in fase di monitoraggio e dai risultati già avuti se ne sta prevedendo l'impiego nell'ambito del progetto di ristrutturazione della sede municipale.
A tale scopo, nel Piano Poliennale degli Investimenti 2005 - 2007 alla scheda L "Funzionamento della macchina comunale" al punto 3 è previsto il 1° stralcio del progetto di "Adeguamento normativo e funzionale del Palazzo Comunale" di 150.000,00 € per l'anno 2005 e al punto 18 sono previsti ulteriori due stralci di 250.000,00 € per il 2006 e 350.000,00 € per il 2007.
Il progetto generale prevede interventi di adeguamento normativo e rifunzionalizzazione degli impianti tecnologici (elettrico, termico, di condizionamento), la riorganizzazione e ridristribuzione degli spazi, la verifica sismica di rispondenza del fabbricato alla nuova classificazione e conseguenti eventuali interventi di consolidamento, in questa fase solo ipotizzati tipologicamente.
Il coordinamento di tutti gli aspetti interessati rende complesso lo sviluppo di un progetto che deve tener conto della destinazione storica del fabbricato, degli spostamenti programmati di alcuni uffici e funzioni, della difficoltà di realizzare alcune reti tecnologiche ed impiantistiche con i vincoli presenti e con il funzionamento delle normali attività da garantire comunque.
In tale contesto progettuale sono stati inseriti tutti gli interventi di manutenzione straordinaria e riorganizzazione necessari (es.: lo spostamento degli impianti dell'ingresso ascensore in apposita cabina esterna; la riorganizzazione dell'atrio al secondo piano il consolidamento della volta; l'intervento di deumidificazione, il consolidamento degli scantinati e/o fondazioni; ecc.).
Lo studio di fattibilità è quindi composto da analisi delle diverse esigenze e dalle possibili soluzioni, ma essendo tra loro strettamente interdipendenti si è ritenuto di procedere per stralci, sia per poter acquisire dati utili direttamente in funzione dei lavori oggetto di stralcio (impiantistici), sia per concludere rilevazioni non agevoli che richiedono un congruo tempo di analisi (umidità e relative cause).

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