Il Consiglio Comunale approva lo stop al piano urbanistico di via Stazzone denominato “piano del cimitero”. L’ampio terreno a ridosso della pineta rimarrà verde.

Il Consiglio Comunale approva lo stop al piano urbanistico di via Stazzone denominato “piano del cimitero”. L’ampio terreno a ridosso della pineta rimarrà verde.

Il piano prevedeva la costruzione di 24 lotti su una superficie di 72.060 mq per un volume da edificare pari a 13.330 mc. Piano Azimut per ricavare nell’attuale sede del cimitero 770 nuovi loculi ed edicole. L’Amministrazione ha già stanziato le risorse.

 

Il Consiglio Comunale ha approvato il provvedimento di diniego del Programma Integrato d’Intervento relativo ad un’area sita in Cervia, in prossimità del Cimitero, compresa fra via Stazzone, via Cimabue, via G. Di Vittorio ed il canale Madonna del Pino presentato dalla sig. Savelli Silvana ed altri. Il provvedimento di stop al piano è stato approvato dai Consiglieri del Pd con l’uscita dall’aula, in quanto contrari al provvedimento, del Movimento 5 stelle (Domeniconi e Placuzzi) e Cervia Prima di Tutto (Savelli, Merola, Petrucci). Assenti Cervia Domani e Lista Civica Progetto Cervia. ll Piano Urbanistico, solo adottato dal precedente Consiglio Comunale (ma non ancora approvato in via definitiva), in un area di circa 72.060 mq ricompresa tra la “zona amati”, via Stazzone e la Pineta di Cervia, prevedeva, a fronte di una capacità edificatoria residenziale, la cessione da parte dei  proprietari di una parte di terreno al Comune che avrebbe realizzato poi il cimitero con risorse pubbliche. Il costo stimato dall’amministrazione nel 2007 per ampliare il cimitero era di circa 7 mln per un progetto che teneva conto di esigenze che col passare degli anni si sono ridotte drasticamente, visti i trend in aumento delle cremazioni e il minor interesse alla costruzione di nuove edicole di famiglia; le domande infatti nello scorso anno si sono ridotte a circa 1/3 di quelle in essere nel 2013.

 

Con una dettagliata relazione, Azimut, società pubblica che gestisce i cimiteri per Cervia (fino al 2027) e per molte altre città della provincia, all’interno dei propri piani aziendali, ha aggiornato le esigenze di spazi cimiteriali per i prossimi anni rivedendo le precedenti valutazioni.

Azimut evidenzia infatti, come il costante aumento delle cremazioni e alcuni piccoli ampliamenti rispetto all’area attuale ed alcune riorganizzazioni interne al cimitero, siano largamente sufficienti a garantire i bisogni di sepoltura per almeno i prossimi 15 anni. In particolare Azimut stima, con riorganizzazioni interne e piccoli ampliamenti nella sede attuale, di ricavare 770 nuovi loculi. Oltre a questo si prevedono una serie d’interventi per recuperare le tombe abbandonate e di far intervenire i privati presso le già esistenti edicole di famiglia.

 

Il piano era nato parecchi anni fa, incontrando lungo il suo cammino numerose problematiche di natura tecnica, anche in relazione al fatto che l’area era sottoposta ad un severo vincolo ambientale, poi alleggerito, facendo così diventare possibile l’utilizzo dell’area a particolari e limitate situazioni in cui la pianificazione urbanistica della città non dispone di alternative. La relazione di Azimut ha invece evidenziato l’esistenza di alternative valide e molto più convenienti.

La proposta di Programma Integrato, che interessa una superficie di 72.060 mq in area vincolata sotto il profilo ambientale, prevedeva, in variante al PRG un cambio di destinazione d’uso, con la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale costituito da 24 lotti, con Indice dello 0,75 mc/mq, per un volume totale pari a 13.330 mc (133 abitanti equivalenti).

 

<< Ogni decisione è valida nel proprio tempo - dichiara il Sindaco - specie se le condizioni esterne cambiano velocemente ed il compito dell’Amministrazione è quello di prendere le decisioni migliori per la collettività, sempre tenendo presente l’interesse pubblico e la visione generale di ciò che è bene per il territorio nel suo aspetto complessivo e per l’intera la comunità.

Dare il via alla costruzione di 13.330 mq di edificato a ridosso della pineta per ricevere in cambio un’area nella quale per i prossimi anni non si ha esigenza di utilizzo, sostenendo tra l’altro costi di manutenzione e poi successivamente costi per la costruzione del nuovo cimitero allora stimati in 7 mln a carico della collettività, non è più una scelta percorribile, a fronte di un piano cimiteriale che utilizzando al meglio gli spazi già in possesso dell’amministrazione permette di garantire i bisogni di sepoltura per almeno i prossimi 15 anni. Il costo di tali interventi sono di 330.000 euro che abbiamo già finanziato e chiederemo ad azimut di realizzare subito. Affronteremo ovviamente nel nuovo PSC il tema delle complessive esigenze di sepoltura per i decenni successivi al 2029, scegliendo la strada migliore e più conveniente per la collettività e non per gli immobiliaristi o i singoli. Siamo come già detto umanamente dispiaciuti per le famiglie che contavano sull’approvazione definitiva delle lottizzazioni, ma il sacrificio ambientale e di risorse pubbliche richieste non erano più giustificate stante le modificate esigenze di sepoltura che si possono garantire spendendo molto meno ed in tempi più rapidi.

Rispetto ai paventati ricorsi al Tar, siamo molto sereni in quanto la norma così come la giurisprudenza sono consolidate nel ribadire la piena facoltà del Comune di rivedere le proprie decisioni tra adozione ed approvazione definitiva, specie quando ci sono elementi significativi come in questo caso.

Per quanto riguarda le affermazioni fatte dai consiglieri di opposizione, rispetto al fatto che ci siano due pesi e due misure rispetto ai piani Bagnara con realizzazione della dorsale e per realizzare la strada per il sottopasso a Pinarella, giova ricordare loro che quei terreni erano già edificabili da PRG, le opere previste da decenni e soprattutto realizzate a carico dei privati proponenti. Nel “piano del Cimitero” invece, si trasformava un’area vincolata sotto il profilo ambientale attigua alla pineta in edificabile per un volume di 13.330 mc e la costruzione del cimitero sarebbe stata a carico del Comune. C’è una bella differenza >>.

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