IL CORPO DI POLIZIA LOCALE

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Il Santo Patrono

 Anche la Polizia Locale ha un Santo patrono: si tratta di San Sebastiano martire, comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. e messo a morte dall'imperatore Diocleziano.

Recita il Breve Pontificio di Pio XII: "... San Sebastiano... durante l'impero di Diocleziano fu comandante della corte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione (omissis).... a lui come patrono si consacrano molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle virtù cristiane (omissis).... per cui (omissis) costituiamo e dichiariamo per sempre San Sebastiano Martire custode di tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati "Vigili Urbani" e Celeste Patrono... ".

Sebastiano, comandante dell'allora polizia urbana -i pretoriani-, era molto impegnato nell'assistenza e nell'aiuto di poveri e bisognosi. Contribuì inoltre alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati ed ufficiali dell'esercito.
Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto ad un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Durante la notte, i cristiani che si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l'Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Arrestato e condotto all'Ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi.

Il culto di San Sebastiano è stato grandissimo fino al XVI secolo in molte località del mondo occidentale, dove fu assunto a protettore di diverse corporazioni fra cui quelle dei mercanti di ferro, degli arcieri e degli archibugieri.
Si ritiene che questo legame con le armi abbia favorito il moderno patronato sui Vigili Urbani che ne celebrano la festività il 20 gennaio, giorno del martirio.

Ogni anno i principali comandi organizzano incontri, feste e celebrazioni. Questa è anche l'occasione per premiare gli agenti che si siano particolarmente distinti in operazioni di servizio.

 

La Storia

Le prime forme organizzate di Polizia Urbana si possono far risalire addirittura all’epoca dei romani. Nel 29 d.c., infatti, l’Imperatore Cesare Augusto istituì due distinti organi di vigilanza, o Cohortes, uno dei quali doveva mantenere l’ordine durante le ore notturne (C. Vigilum), l’altro doveva difendere le mura della città dagli attacchi esterni. Il loro Comandante, denominato Praefectus Vigilum, oltre che coordinare gli uomini, esercitava anche funzioni giurisdizionali.

Questi corpi vennero sciolti in seguito da Costantino, intorno al 312 d.C.
Durante il feudalesimo, a partire quindi dal IX secolo, anche le forme di Polizia erano strettamente legate alla realtà locale, e rispondevano direttamente al feudatario, attraverso una gerarchia piramidale. Si trattava in questo caso di un organismo a metà tra la milizia vera e propria e la Guardia, incaricata di far rispettare la volontà del Signore e talvolta di sovrintendere alla riscossione dei tributi.

Da allora, per ritrovare forme di Polizia Locale, si deve fare un bel salto in avanti, fino al 1852 a Pisa in cui si trovano le prime tracce di una Polizia Locale nel Granducato di Toscana, al 1853, in cui viene fondato a Genova il Corpo della Guardie Municipali, ed al 1861, quando nascono a Torino i primi Drappelli di Guardie Municipali.
Dalla fine dell’ 800 in poi, comunque, si diffonde alle varie latitudini il ricorso alle “Guardie Comunali”, dipendenti dai Sindaci ed inquadrate in Regolamenti Comunali. Sono  diversamente organizzate a seconda della realtà locale, e  talora vengono demandati loro compiti anche diversi da quelli a cui siamo abituati a pensare.

Sarà Crispi, presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, che, nel quadro dei suoi progetti di legge volti a riformare praticamente tutta l’amministrazione, nel 1887 presenterà un disegno di legge che parla delle Guardie Municipali. Questo prevederebbe la formazione di Corpi nelle principali città in cui fondere i servizi di Pubblica Sicurezza e Polizia Urbana. Si tratterebbe di presidi dello Stadio in cui confluirebbero gli agenti delle Guardie di Pubblica Sicurezza (che si scioglierebbero) e che lavorerebbero di concerto con i Carabinieri. Crispi giustifica la necessità del cambiamento con l’osservazione che fino a quel momento le Polizie Municipali hanno contribuito poco in termini di sicurezza. Alla proposta si oppongono fermamente le Amministrazioni Comunali, che invece vogliono continuare a gestire le rispettive Guardie Comunali, e non vogliono quindi vedersi limitare la propria autonomia. Viene istituita quindi una Commissione che giudica anche i modelli esistenti negli altri Paesi, e boccia la proposta di Crispi.

Dopo qualche mese, Crispi propone un nuovo disegno di legge col quale più semplicemente si dà facoltà ai singoli Comuni di chiedere che la Polizia Municipale sia affidata alle proprie Guardie Civiche, forma con la quale la legge stessa passerà al Senato.
Soltanto nei primi anni del 1900 si hanno le prime testimonianze della denominazione di “Vigile Urbano”, un termine che gli stessi operatori usano con orgoglio perché considerato più rispondente ai propri compiti ed al proprio ruolo istituzionale.
Nel momento della stesura della  Costituzione della Repubblica Italiana, la Polizia Locale trova poi un suo spazio, laddove l’art. 117  demanda alle Regioni la disciplina della polizia urbana e rurale
In generale, si può dire che l’ambito della Polizia Municipale è uno di quelli in cui, attraverso i decenni, l’autonomia dei Comuni ha resistito di più ai tentativi di ingerenza dello Stato Centrale, tanto che per trovare una vera Legge Quadro Nazionale dobbiamo attendere il 1986, con la L. 7 marzo 1986 n. 65, peraltro accompagnata da Leggi Regionali di Attuazione.

Il 14 agosto 2018 è entrata in vigore la L.R. 13/2018, che tra le varie novità, ha sancito il nuovo nome della Polizia Municipale, uniformandolo alla denominazione europea in POLIZIA LOCALE.

 

I compiti della Polizia Locale

La Polizia Locale offre alla comunità una serie diversificata di servizi: dalla prevenzione al controllo, dall’informazione all’orientamento, dalla tutela alla repressione.

Garantisce operatività e interventi 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno.
Nel periodo estivo le pattuglie serali e notturne sono potenziate per rispondere meglio alle richieste di intervento, generalmente connesse alla stagione turistica e all’aumento di iniziative ed eventi.


Sicurezza Stradale e Urbana

La Polizia Locale sorveglia i comportamenti ed interviene, anche su segnalazione, per garantire la civile convivenza, facendo rispettare le leggi e le norme stabilite dall’amministrazione comunale.
La Polizia Locale è organo di Polizia Stradale, così come previsto dall'art. 12 del Codice della Strada.
Ne derivano competenze in materia di circolazione stradale, che si concretizzano in attività di prevenzione, controllo, rilievo sinistri e repressione, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente.
La presenza capillare sul territorio è già di per sè espressione di sicurezza stradale, laddove il proverbiale "occhio vigile" può prevenire comportamenti “illeciti" ed intervenire tempestivamente per risolvere situazioni critiche.
La Polizia Locale si è dotata negli ultimi anni anche di nuove tecnologie per garantire controlli mirati del territorio: software specifici per il controllo degli autotrasportatori e del cronotachigrafo digitale, postazioni autovelox di ultima generazione collegate con la centrale di controllo, sistema elettronico di controllo delle zone a traffico limitato e un sistema di videosorveglianza TVCC installato sul territorio comunale.
Le pattuglie della Polizia Locale sono state dotate di attrezzature per il riconoscimento di falsi documentali: scanner a colori portatili, microscopi elettronici, lentini e lampade di wood.
Anche l’equipaggiamento degli operatori è stato potenziato per garantirne la sicurezza: caschi antisommossa, giubbotti e guanti antitaglio, giubbotti antiproiettile consentono l’intervento per T.S.O. e situazioni di ordine pubblico in sicurezza.
La Polizia Locale ha inoltre attivato in stretta collaborazione con il Comune, con “Sicuramente Cervia” e con gli istituti scolastici della città, un servizio gratuito di sms che avvisa i genitori degli alunni circa eventi calamitosi o situazioni impreviste che determinino la chiusura dei plessi scolastici.


Polizia Giudiziaria

Gli operatori di Polizia Locale hanno qualifiche di Agente / Ufficiale di Polizia Giudiziaria.
La Polizia Locale svolge questo tipo di attività su iniziativa, della quale deve dare tempestiva comunicazione al Magistrato, oppure su delega dello stesso. Quando svolge questo tipo di mansioni, la Polizia Locale risponde direttamente all'Autorità Giudiziaria, dalla quale dipende in modo esclusivo.
Scopo di queste funzioni è garantire ogni elemento per l'applicazione della legge penale, dalla semplice assunzione di informazioni alle indagini per ricercare gli autori di violazioni penali, passando dal compimento di atti che pongano fine al reato o che assicurino le fonti di prova (sequestri) per la successiva attività degli organi giurisdizionali.

 

Controlli Commerciali

Nel territorio cervese è particolarmente intensa l’attività della Polizia Locale anche nell’ambito commerciale. Essendo una città turistica infatti è ricca di esercizi commerciali e pubblici esercizi, ove gli operatori della P.L. svolgono controlli sulla normativa specifica.
Gli operatori del reparto commerciale eseguono controlli anche sulle emissioni acustiche dei locali di intrattenimento, in stretta collaborazione con Arpa. Sono state installate presso i locali particolari apparecchiature (fonometri) in grado di misurare i decibel prodotti dagli impianti di amplificazione e segnalare ad una centrale di controllo eventuali superamenti del limite stabilito dalla normativa.
Il servizio viene particolarmente potenziato nel periodo estivo, dove viene quotidianamente garantita l’attività antiabusivismo sull’arenile demaniale, effettuando controlli e sequestri, spesso anche di merce contraffatta.

 

Elaborazione dei verbali

La Polizia Locale ha il compito di seguire la vita di un verbale dalla sua redazione fino alla chiusura, che avviene con la definizione dello stesso per pagamento o archiviazione a seguito di accettazione di ricorso.
La competenza spazia dai verbali del Codice della Strada, redatti da operatori appartenenti al Comando di Polizia Locale, a tutti i verbali di Legislazione speciali,  qualora il loro ricorso sia di competenza del Sindaco, redatti da qualsiasi organo di Polizia.
La Polizia Locale ha un ufficio specializzato che si occupa esclusivamente dell'elaborazione dei suddetti verbali, dal loro inserimento nel sistema informatico alla loro archiviazione cartacea, passando da tutto l'iter burocratico previsto dalla legge.

 

Controlli Edilizi

Personale qualificato della Polizia Locale si occupa dei controlli in materia edilizia, in stretto contatto con gli uffici tecnici del Comune e con la Procura della Repubblica, ove i fatti costituiscano reato.
Sia d’iniziativa che su segnalazione, esegue accertamenti circa il rispetto delle normative, l’occupazione di suolo pubblico e la realizzazione di lavori ed opere abusive.

 

Controlli Ambientali

La Polizia Locale effettua controlli sul rispetto delle norme a tutela dell'ambiente, contro l'inquinamento del suolo e  del sottosuolo: controlli sulle acque di scarico, sulle attività di gestione - trasporto - deposito - smaltimento dei rifiuti, con particolare attenzione alle discariche abusive.
Svolge inoltre un'importante attività di intervento per prevenire e reprimere il maltrattamento sugli animali domestici, selvatici e d'allevamento.
In collaborazione con il distaccamento estivo dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, garantisce servizi di pattugliamento delle pinete, per prevenire gli incendi boschivi sia di origine accidentale che dolosa.

 

Controlli sulle residenze

Gli operatori della Polizia Locale del servizio informatori, si occupano di accertare l'effettiva residenza dei cittadini nel luogo in cui gli stessi ne abbiano presentato richiesta presso gli Uffici dei Servizi Demografici.

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